Geco Gold 2.5-15x56i e Benelli Lupo

 Nella vita sono stato sempre dell' opinione che in ambito venatorio, ma anche in altro sinceramente, non ci si debba mai accontentare. Quindi se necessario, e la caccia di selezione e la sua attrezzatora lo è, spendere qualcosa in più alla fine non farà certo che bene.

 

Informarsi e leggere di armi, munizioni e ottiche è alla base di una buona cultura sulla caccia e il tiro in ogni loro sfumatura. Le tante riviste, forum e pagine internet non fanno che aiutare un futuro utilizzatore di tutto quello che il mercato italiano e internazionale propongono, e quindi, utile per affrontare le future uscite di caccia.

 

Anche abbigliamento, calzature e altri accessori fanno la loro parte, ma al momento dell' acquisto di una carabina e relativa ottica, per esempio, si valutano le varie proposte, ci si informa, si chiede anche qualche consiglio, ma si decide con un pò di simpatia. Nel mio caso per quanto riguarda la carabina, oltre alla simpatia per un' Azienda, c'era anche la curiosità per un'arma nuova, tecnologica ed ergonomica, che al momento del lancio in America vinse anche il Golden Bullseye Award per la migliore carabina del 2021 indetto niente meno che dalla NRA, ma anche l'influenza "di parte" e, non tanto velata, di un caro amico nonchè Agente Calabria di Benelli, Antonio Balladelli, fermamente convinto, non poteva essere altrimenti, delle reali potenzialità della "creatura". Provata sommarriamente l'esemplare di un amico comune e apprezzandone l'insieme tra estetica, ergonomia e precisione, prenoto la mia Lupo in 308win e aspetto.

 

Ma il momento più critico dell' attesa inizia ad essere quello della scelta di un'ottica all'altezza delle reali prestazioni della carabina. Per fortuna nella mia libreria non mancano riviste piene di prove di ogni Marca e modello. Assolto il problema budget, mi oriento su una fascia media di prezzo, diciamo tra 1000 e 1600€. Unica cosa da tenere in consideranzione è un cannocchiale da puntamento luminoso, visto che la carabine verrà utilizzata per la selezione al cinghiale, quindi in orari crepuscolari fino a buio di sera o la mattina sempre prima dell' alba. Quindi campane d' uscita da 56mm per guadagnare quei pochi minuti in più di luce, ma di norma si tratta di ottiche mediamente più costose rispetto alle linee con obiettivi da 44/50mm. Inizio a fare un giro su internet e la scelta inizia ad essere vasta, ma un' offerta da non perdere mi mette sull' attenti e dopo ripetute ricerche e varie informazioni decido che l'ottica Geco Gold con reticolo 4A illuminato e zoom range da 2.5-15x, ma soprattutto diametro del tubo centrale da 30mm e obiettivo da 56  come richiesto, è proprio la giusta combinazione tra luminosità e tiri medi e senza esagerazioni dati da un futuro utilizzo nelle ore più buie della giornata. Prenotata anche questa, si attende solo l'arrivo della Benelli Lupo.

Arrivata l'ottica corro  a ritirarla dato che la voglia di capirci qualcosa è tanta, e anche senza una base su cui ancorarla, la prima sera, con mille precauzioni perchè non mi cadesse dal balcone, inizio a sbinocolore in giro. Noto subito la nitidezza e la luminosità delle lenti, mi aiuto con la ghiera degli ingrandimenti e la torretta della parallasse, si perchè la gamma Gold ne è provvista, a inquadrare un albero o una roccia a distanze più significative e non vedo l'ora di vederla montata sulla mia carabina.

Geco Gold 2.5-15x56ill
Ingrandimento		2.5 - 15x
Diametro obiettivo	(mm)	56
Pupilla d’uscita	(mm)	20 - 2.7
Campo visivo	(m/100m)	15 - 2.5
Distanza oculare	(mm)	90
Piano dell’immagine		II piano focale
Regolazione clic	(cm/100m)	1
Corsa regolazione torretta alzo	(cm/100m)	145
Corsa regolazione torretta laterale	(cm/100m)	145
Correzione parallasse	(m)	15 - ∞
Lunghezza	(mm)	381
Diametro tubo centrale	(mm)	30
Peso	(g)	780g

Finalmente, perchè non ci stavo più nella pelle, arriva anche l'arma su cui verrà montata questa magnifica ottica e si parte alla volta di Rizziconi, dal caro amico e armiere Vincenzo, che in un attimo monta degli splendidi anelli in acciaio Contessa sulle basette della Lupo e come un amante mi scioglio ad ammirare il capolavoro. Scorta di munizioni per il rodaggio e una palla un pò più consona per l'irsuto suide e si è pronti a mettersi all'opera, sia per testare la carabina, ma soprattutto per testare l'ottica.

 

Messa a fuoco l'immagine sul bersaglio attraverso la ghiera delle diottrie e quella della correzione della parallasse a 100m, inizio a osservare il bersaglio con i vari ingrandimenti. Prima cartuccia direttamente nella finestra della Lupo e camerata senza impuntamenti, si inizia con il rodaggio dell'arma e pre-taratura dell'ottica. 

 

Sako 308win	Super HammerHead	Bonded soft point	150gr / 9.7g	BC G1 0.410
V0 855m/s	E100 2961j	100m / 0	200m / -11.5cm	200m / 6 clic up

 

Ammetto che il rodaggio della canna è stata un'ottima scusa per impratichirsi sia l'arma che l'ottica, tanto che al momento della taratura tutto è risultato semplice. Per l'occasione ho scelto le Sako Super Hammerhead con palla da 150gr(9.7g) Bonded Soft Point, quindi palla a espansione controllata con mantello saldato, ciò permette quindi un'ottima ritenzione del peso e una maggiore penetrazione. La base è boat tail per prestazioni balistiche di altissimo livello. Ideale per la caccia al cinghiale sia in selezione che in battuta. 

 

Semplice perchè intanto ogni clic nelle torrette corrisponde a 1cm a 100( 1/3 moa ), quindi sparato il primo colpo e arrivato sul bersaglio a ore 3 di 5.5cm, non ho fatto altro che dare sei scatti a sinistra, visto che era allo zero in elevazione. Esploso il colpo successiovo e andato di poco a sinistra del centro, ritorno indietro di uno scatto ed esplodo un altro colpo come conferma.

 

Soddisfatto della prova imposto la torretta grazie alla funzione "zero stop", allineando lo zero della torretta con lo zero del mirino e d'ora in poi le torrette verranno utilizzate come torrette balistiche, anche grazie all' applicazione Sako Ballistics, sulla quale inserendo tutti i dati conosciuti della munizione e della carabina, al modificarsi della distanza e alle variabili ambientali quali vento o pressione atmosferica ad esempio, sul cellulare vengono riportati direttamente gli scatti da operere sulle relative torrette.

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